L'entusiamo:benessere sociale e personale di Sabrina Sano'
La professoressa Stefania Barile, curatrice della XI edizione del progetto universitario Giovani Pensatori, ideato dal prof. Fabio Minazzi, ha risposto con entusiasmo alla richiesta di mia figlia Camilla di ricevere un approfondimento per il suo sito sulla traccia di esame “ benessere sociale, benessere personale”. Entusiasta del progetto di Camilla, la professoressa ha inviato un entusiasmante lavoro, ricco di spunti e di riflessioni. Come avrete notato in pochissime righe è stato volutamente utilizzato più volte entusiasmo perché è il tema centrale del lavoro della professoressa Barile “e allora ἐνϑουσιασμός diviene possibilità dinamica di realizzazione con gli altri e per gli altri in una forma nuova, frutto di un’immaginazione creatrice dalle straordinarie doti sociali.” (tratto da ἐνϑουσιασμός per una nuova didattica della filosofia).
La relazione scritta dalla professoressa rientra in un progetto da lei ideato dal titolo “Il coraggio di Desideria tra entusiasmo ed empatia per una nuova immaginazione morale” svolto nel corso dell’anno scolastico 2017-2018 (da settembre a maggio) con due classi Terze della Scuola Secondaria di primo grado “A.T. Maroni” di Varese.
“L’entusiasmo è descritto come energia vitale costruttiva, edificante e capace di un’immaginazione morale, intesa come soluzione per un Sé sociale responsabile e attivo, che traduce le aspettative in vita ed i pensieri in realtà con il coraggio, certamente, di agire, ma anche soltanto di avviare quell’azione, destinata a cambiare i connotati ereditati dall’antico dualismo platonico emozione-ragione all’interno di un intervento didattico-metodologico volto a portare alla luce quelle esperienze morali che formano la trama nascosta della vita di ciascuno.” (tratto da ἐνϑουσιασμός per una nuova didattica della filosofia).
Il lavoro si divide in più parti ognuna delle quali evidenzia un aspetto diverso dell’entusiasmo.
Prima fase.Da esaltazione a fanatismo: l’ἐνϑουσιασμός nella crociata dei “pezzenti”.
L’entusiasmo è irrazionale, è esaltazione.La riflessione nasce dalla lettura del Libro “Desideria “ (scritto da Elena Castiglioni), ambientato nell’affascinante Francia del Medioevo.
Desideria, figlia del Conte di Cavallion e cresciuta in agiatezze,si ribella alle costrizioni legate al suo rango e, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni, sfida la contemporaneità: l’intolleranza verso i musulmani del villaggio (quando per difendere la balia minaccia con la spada), l’arrivo di Antonio il Predicatore che instilla nella gente il sentimento di odio e di guerra.
Antonio è un predicatore che gira per la Francia e assolda bambini, donne, uomini per la guerra in Terra Santa.L’entusiasmo di Antonio,definito “esaltato” coinvolge tutti «i ragazzini ascoltano con occhi accesi» (A. Castiglioni, Desideria, cit., p. 129.), «le contadine con una strana luce negli occhi» (A. Castiglioni, Desideria, cit., p. 131.) e, contro Samar, «tanto odio nelle loro voci che sento freddo fin dentro il midollo» (E. Castiglioni, Desideria, cit., p. 132.)
In entrambi i protagonisti l’entusiasmo è irrazionale e a volte ha conseguenze negative (come le conseguenze delle azioni e delle convinzioni di Antonio.)
Per Platone l'“entusiasmo” è un’ispirazione divina, uno stato di esaltazione, che toglie a chi la prova il controllo dei proprî atti e gli fornisce la consapevolezza che opera sotto la guida del divino. È la condizione in cui si riteneva si trovassero i poeti.
Seconda fase. ἐνϑουσιασμός come immaginazione creatrice.
Nella “Lettera”, scritta da Shaftesbury nel settembre del 1707 e pubblicata qualche tempo dopo, l’entusiasmo ha un’accezione negativa di fanatismo, fede cieca nelle idee collettive, intolleranza nei confronti delle idee altrui. «La gravità, osserva Shaftesbury, è fatta della stessa essenza dell’impostura, ed è un così potente sortilegio che non solo fa sbagliare gli altri, ma inganna puntualmente anche se stessa». All’entusiasmo (che nella terminologia dell'epoca esprime appunto questi gravi difetti), Shaftesbury contrappone una visione leggera della vita e l’entusiasmo diventa atto creativo in grado di attivare un buon governo .
Terza fase. ἐνϑουσιασμός come coraggio di pensare.
L’entusiasmo per il filosofo Kant è coraggio di pensare.L’Illuminismo incita al coraggio di servirsi della propria ragione e di uscire dallo stato di minorità, di dipendenza ciò da altri. “Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza! “Questo dunque è il motto dell'Illuminismo.
Quarta fase. ἐνϑουσιασμός come coraggio di immaginare.
Hanna Arendt nel libro “La banalità del male” dimostra come Eichmann non capì mai la gravità e le conseguenze delle sue azioni perché seguiva semplicemente il volere di Hitler senza avvalersi di idee proprie. Per Hanna Arendt quindi “entusiasmo” significa coraggio di immaginare con idee proprie le conseguenze, con lo scopo di non commettere errori così drastici come lo sterminio degli ebrei.
Fase conclusiva del progetto. ἐνϑουσιασμός come missione di vita.
“Proprio sulle ceneri di un’umanità ridotta alla mostruosa e tragica normalità, incapace di pensare, di immaginare, di distinguere il bene dal male, noi, tutti noi, giovani e diversamente giovani, abbiamo il dovere di impegnare tutte le nostre energie per far rinascere sempre l’entusiasmo, quale idea del bene unita ad affetto mossa da un pensiero che pensa per sé e per gli altri e capace di trascendere se stesso e di incontrare ed abbracciare il mondo. ἐνϑουσιασμός è tutto questo pensare che tende al bene unito al desiderio dell’altro con cui condividere questo stesso bene. Questo è il nostro compito. Questa è la nostra missione di vita. Questa è la nostra vera libertà.” (tratto da ἐνϑουσιασμός per una nuova didattica della filosofia).
Dalla relazione della professoressa Barile emerge l’importanza dell’entusiamo.
L’entusiasmo quindi va promosso,ricercato protetto trasmesso: entusiasmo genera benessere personale che produce benessere sociale. Entusiasmo, quindi, come base per il raggiungimento di uno stato che non si misura con la ricchezza perché ,come afferma il professore Marco Ingrosso nel suo libro “Senza benessere sociale. Nuovi rischi e attese di qualità della vita nell’era planetaria ” (Franco Angeli) ,il corpo non è tuttavia solo “organismo” bensì’ tramite con il mondo: è energia (attrazione/repulsione), relazione (sessualità, sensazione, sentimento), conoscenza (empatia), comunicazione (verbale e non verbale), vissuto (senso dell’esperienza).Il corpo costituisce la radice all’unicità e identità personale ma anche dell’appartenenza e dell’essere nel mondo (pag. 28.)
Scarica la relazione completa della professoressa Barile ἐνϑουσιασμός per una nuova didattica della filosofia
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