Van Gogh Terrazza del caffè la sera di Dario Mastromattei
Testo e foto sono tratti da https://www.arteworld.it/terrazza-del-caffe-la-sera-place-du-forum-arles-van-gogh-analisi/ con autorizzazione di Dario Mastromattei
Vincent Van Gogh è stato uno dei pittori più prolifici di tutti i tempi. Al giorno d’oggi, si contano più di 700 quadri, tutti attribuiti a lui e che spaziano da semplici ritratti fino alla realizzazione di grandi e complessi panorami notturni, senza dimenticare le nature morte. L’opera di cui voglio parlarti oggi è una proprio una scena notturna molto carismatica e carica d’atmosfera; inoltre, quest’opera è considerata da molti esperti uno dei suoi migliori lavori. Il quadro è intitolato terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles.
Data di produzione: 1888
Dimensioni: 81×65 cm
Dove si trova: Otterlo, Museo Kröller-Müller
Questo bellissimo olio su tela è stato dipinto nel 1888, ad Arles, un piccolo borgo della Francia meridionale.
Cosa ci faceva lì Van Gogh? Te lo racconto subito.
Era da poco che Vincent si era trasferito in questo paese con un altro pittore, Paul Gauguin. Entrambi condividevano il sogno di dare vita ad una nuova scuola pittorica, partendo proprio da qui.
Sebbene la loro convivenza sia stata molto fruttuosa (artisticamente), portando alla nascita di innumerevoli capolavori da parte di entrambi, d’altro canto, i loro caratteri inconciliabili li hanno portati a litigare costantemente, fino a che, dopo l’ultima discussione, decidono di separarsi definitivamente.
Prima di giungere a questa amara decisione, Vincent era solito uscire di sera a fare delle passeggiate, sia per cercare ispirazione per nuovi lavori, sia per studiare l’ambiente notturno.
Durante le sue camminate, Van Gogh riesce a trovare l’idea giusta per più di un quadro: oltre a questa bella terrazza, anche il caffè di notte è un altro lavoro di grande importanza.
Comunque, anche solo leggendo il titolo del quadro di cui ti sto parlando, puoi intuire dove si trova questo locale: a Place du Forum.
Ancora oggi questo luogo è una tappa di molti turisti appassionati di Van Gogh e della sua straordinaria arte.
La bellezza del quadro di Van Gogh caffè di notte esterno è dato dalla combinazione di diversi elementi.
Il primo particolare di cui ti voglio parlare riguarda il bello e notevole contrasto tra tonalità calde e quelle fredde presenti in tutta la scena: sul lato sinistro, il calore della luce del caffè e dei tavolini assomigliano ad un’oasi nella fredda notte che avvolge tutti gli altri edifici che si vedono nella piazza di Arles.
I colori caldi che riempiono la zona del caffè sono incentivati anche dall’illuminazione moderna del locale, la quale contribuisce a dare un’aria più confortevole e sicura a questo luogo.
Nonostante la presenza dell’illuminazione artificiale, se guardi nella parte superiore della tela, puoi notare, con grande facilità il cielo pieno di stelle luminosissime, le quali sembrano quasi che stiano per staccarsi dallo sfondo per risaltare in modo autonomo.
Un altro elemento che caratterizza questo capolavoro è la prospettiva.
Il punto di vista in cui Van Gogh fa porre l’osservatore è proprio al centro ed è in perfetto equilibrio: se fai attenzione, puoi notare che i dettagli ed i particolari degli edifici accanto al cafè tendono a svanire e diventano sempre meno nitidi man mano che la distanza aumenta (proprio come accadrebbe nella realtà).
Il contrasto tra le strutture, però, mostra un lato poco realistico dell’opera: gran parte della sezione sinistra dell’opera è occupata dal caffè e dai suoi tavolini, ma il resto degli edifici che decorano la piazza sono semplici, privi di dettagli e disegnati volontariamente con una certa velocità, quasi come se Van Gogh volesse mettere in risalto soltanto la zona del caffè.
Però, c’è una piccola eccezione a tutto questo discorso: le case e gli edifici che si trovano sulla destra dell’opera (mi riferisco a quelle più vicine al cafè e non quelle in lontananza) sono rese nei minimi dettagli; salta immediatamente all’occhio la cura e la precisione con cui il pittore ha lavorato alla resa delle case.
Ma quale è il significato di questo quadro? Per capirlo, basta conoscere un pochino il carattere di Van Gogh.
Il pittore con questa tela mette in primo piano l’intensa attività, il brusio e la vita agitata del caffè nelle ore notturne, in netto contrasto con il silenzio della notte e dell’oscurità che sembra avvolgere gli angoli più remoti del piccolo paese, accompagnando il sonno dei cittadini che non sono presenti in piazza.
Dopo aver terminato questa tela, Van Gogh ha scritto una lettera per sua sorella, all’interno della quale cerca di spiegare, con le parole tutto il suo entusiasmo per la sua ultima creazione:
Ho dovuto interrompere il lavoro per cominciare un nuovo dipinto ritraente la parte esterna di un cafè nella notte negli ultimi giorni. Sulla terrazza del locale, ci sono delle piccole figure di gente che sta bevendo. Delle grandi lanterne luminose gialle illuminano tutta la terrazza, la facciata, il pavimento, ed addirittura si proietta sulle pietre della via, trasformandole in un color viola/rosa. La facciata delle case sulla strada che si dirigono lontano sotto un cielo blu, e le stelle sono blu scuro o viola, con un albero verde. Si tratta di un quadro di notte senza il nero. Niente se non un bellissimo blu, viola e verde e nelle vicinanze la piazza illuminata è colorata con giallo limone, quasi sulfureo. Mi piace molto dipingere la zona di notte. In passato gli artisti erano abituati a disegnare e a dipingere la scena partendo dal disegno della matitna. Ma quello che trovo più adatto per me è dipingere la scena direttamente così. È vero, potrei scambiare un blu per un verde nella notte, un blu lilla per un rosa lilla dato che non puoi capire la natura del tono chiaramente. Ma c’è un solo modo per staccarsi dal nero tradizionale della notte, con una povera, pallida e biancastra luce, ma in realtà è solo una piccola candela che ci dà il giallo e l’arancione più ricchi. Non mi hai mai detto se hai letto il romanzo “Bel Ami” di Guy de Maupassant, e non so cosa ne pensi del suo talento in generale. Dico questo perché all’inizio del romanzo c’è la precisa descrizione di una notte stellata a Parigi, con i cafè illuminati del boulevard, e c’è qualcosa del genere nel quadro che ho appena dipinto”.
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