Bal au moulin de la Galette di Renoir: il ritratto perfetto della Belle Époque di Dario Mastromattei

Testo e immaginI tratto da https://www.arteworld.it/bal-au-moulin-de-la-galette-renoir-analisi/  con autorizzazione di Dario Mastromattei 

Bal-au-moulin-de-la-galette-renoir-analisi

Data di produzione: 1876

Dimensioni: 131 x 175 cm

Dove si trova: Musée d’Orsay, Parigi

 

STORIA

Sono certo che, guardando questo lavoro per la prima volta, potresti pensare che il Moulin de la Galette Renoir sia un quadro elementare, pensato e dipinto nel giro di pochi giorni.

Se hai avuto questa sensazione, sbagli.

Prima di dipingere questo lavoro, Renoir ha studiato e ci ha pensato su molto, ma nonostante ciò, non avrebbe mai pensato che la sua tela avrebbe lasciato un segno indelebile nel mondo della storia dell’arte francese, ed internazionale

Abbiamo la fortuna di conoscere tutto il procedimento che ha portato alla nascita e completamento de il mulino della galette dipinto: tutto questo lo dobbiamo ad un amico di Renoir, Georges Rivière, il quale nelle sue memorie intitolate “Renoir et es amis” ne parla ampiamente.

Renoir ha come obiettivo, dipingere un’istantanea della frenetica e divertente vita notturna parigina della Belle Èpoque: dopo un’attenta ricerca ha trovato in questo locale tutto quello che desidera.

Cosa aveva di tanto speciale questo Moulin de la Galette?

Te lo racconto subito.

Si trattava di un locale molto in voga in quegli anni: era frequentato spesso dai giovani parigini ed inoltre era uno spazio molto bello, ben curato e caratteristico.

Questa straordinaria ambientazione era stata ottenuta per mezzo della ristrutturazione di 2 mulini a vento abbandonati, i quali erano sulla cima della collina di Montmartre.

A rendere ancora più piacevole questo ambiente c’era un’altra cosa: il nome del locale (che comprende la parola “Galette”, che tradotto in italiano vuol dire “galletta”) si riferisce alle squisite frittelle offerte in omaggio ai clienti che mangiavano qui.

Moulin de la Galette Parigi oggi

Il Moulin de la Galette oggi

Chiunque andava in questo locale: artisti, pittori, studiosi (e non necessariamente intellettuali) ed anche chi voleva soltanto divertirsi la domenica pomeriggio ballando e chiacchierando.

Dopo aver capito che questo spazio è il soggetto perfetto per il suo lavoro, comincia ad investire tutte le sue energie sulla tela.

Per evitare perdite di tempo e soprattutto per realizzare un lavoro perfetto, nel 1875 decide di affittare un grande studio a rue Cortot, a Montmartre: l’edificio comprende 2 grandi stanze ed un deposito abbastanza ampio dove poter conservare tutti i dipinti che realizza durante le ore di lavoro.

Devi sapere un’altra cosa: se questo quadro ha avuto un successo del genere, Renoir deve ringraziare anche i suoi amici.

Soltanto grazie al loro aiuto è riuscito a trasportare continuamente la tela definitiva dall’atelier al Moulin de la Galette, evitando che il vento o che qualche altro imprevisto potesse distruggere definitivamente il lavoro.

La freschezza e la spontaneità sono 2 caratteristiche fondamentali di quest’opera (che si richiamano direttamente allo stile impressionista), e Renoir è più che sicuro che siano necessarie per la avere il miglior aspetto possibile per questo capolavoro.

Avendo la sensazione che si tratti di un lavoro molto importante, è disposto ad affrontare tutte le difficoltà di trasporto della tela tra il locale e lo studio.

Pensa che prima che il lavoro di Renoir Moulin de la Galette giunga ad essere completo, il pittore ha frequentato e studiato ogni minimo particolare di questo ambiente per più di 6 mesi.

Quel “sapore” di divertimento, festa e spensieratezza che caratterizza questo quadro, Renoir è riuscito ad ottenerlo facendo posare contemporaneamente amici, conoscenti ed anche chi in questo locale ci andava quotidianamente.

Eppure, si tratta di un incarico completamente nuovo per Renoir: fino a quel momento si è occupato soltanto di quadri con figure singole (o al massimo con delle coppie, come nel quadro con le due sorelle) , ma mai con un grande numero di figure contemporaneamente, come in questo caso.

Nonostante la difficoltà, dopo tanti sforzi il pittore riesce a completare la sua opera e così la espone alla 3° mostra degli Impressionisti del 1877, suscitando reazioni varie tra la critica.

Alcuni critici ritengono che i personaggi ritratti in questo lavoro siano delle sagome troppo semplici; altri invece pensano che Renoir sia riuscito a “catturare” sulla tela la spensieratezza e la felicità che stava attraversando Parigi in quegli anni.

I riconoscimenti da parte del pubblico e la critica sono diventati sempre di più con il passare degli anni, ed infatti la tela è arrivata anche tra le mani di collezionisti americani, per poi arrivare nella collezione di Gustave Caillebotte, poi a Lussemburgo, poi ancora per un breve periodo al Louvre nel 1929 ed infine, nel 1986, giunge al Musée d’Orsay.

DESCRIZIONE

La prima cosa che noti guardando questa tela di Renoir è l’allegria e la gioia.

È domenica pomeriggio ed i giovani ballano e si divertono sulla terrazza decorata con gli alberi del famoso Moulin de la Galette.

Tutti sono felici e ognuno passa il tempo come può: c’è chi balla, chi mangia, chi sorride e chi discute divertendosi.

Guarda con attenzione le figure che sono in primo piano, nella parte bassa dell’opera: mi riferisco alla coppia di ragazze che stanno parlando con un ragazzo di cui riusciamo a vedere soltanto le spalle.

Particolare gruppo uomo donne bevitori bal au moulin de la galette Renoir analisi

Particolare del gruppo con l’uomo e due donne

Il gruppo ha già ordinato da bere e da mangiare, e forse sono lì già da un po’: lo puoi notare dal tavolino con i bicchieri pieni e la bottiglia quasi vuota.

Particolare bicchiere bottiglia bal au moulin de la galette Renoir analisi

Particolare della bottiglia vuota ed i due bicchieri

Sempre allo stesso tavolo, in fondo a destra c’è un altro ragazzo che guarda, con una faccia divertita, il locale gremito di gente che balla; un amico, alle sue spalle, si rilassa fumando una pipa.

Particolare bicchiere bottiglia bal au moulin de la galette Renoir analisi

Particolare dell’uomo che fuma e di quello che guarda

Renoir è stato geniale nel donare un realistico senso di profondità a tutta la scena: lo puoi notare “tracciando” una linea diagonale che va dallo schienale della sedia su cui si trova il ragazzo di spalle, spostandoti verso sinistra.

Schema prospettiva bal au moulin de la Galette Renoir analisi

Schema prospettico

La vivacità a cui faccio ripetutamente riferimento, risalta palesemente nel gruppo di persone che sta ballando sullo sfondo; inoltre, c’è anche un piccolo palco con una banda che suona delle canzoni festose.

Ed il colore? Sono importanti le tonalità che Renoir utilizza?

Certamente.

So che se ti concentri sulla zona in primo piano, può sembrarti che i colori siano stati messi “a caso”; ma appena sposti la tua attenzione sugli oggetti più lontani e sui personaggi più distanti, ti renderai conto della perfetta armonia dei colori scelti da Renoir, ideali per dare il giusto dinamismo a tutta la scena.

Particolare banda musicale bal au moulin de la galette Renoir analisi

Particolare della banda musicale

Devo dirti un’altra cosa a proposito dello stile di Renoir: devi sapere che per rendere questa scena il quanto più immediata possibile, non è dovuto ricorrere a decine di disegni preparatori e di complesse bozze; l’artista ha preferito servirsi di pennellate veloci ed immediate, seguendo alla lettera le regole dello stile impressionista.

Guarda come la luce penetra perfettamente attraverso le foglie degli alberi e forma dei piccoli “aloni” sui vestiti e sugli oggetti presenti nel quadro di Renoir: pensa che per ottenere questo particolare effetto, l’artista non si è servito di tonalità più scure ma ha utilizzato soltanto del colore puro, ottenendo un effetto impareggiabile.

 

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